Millennium Sport Fitness, eccellenza bresciana e non solo
Correva l'anno 2000 quando Lucio Zanchi e Paolo Cima decisero di dare vita al progetto Millennium Sport & Fitness. L'idea era quella di cavalcare l'arrivo del nuovo millennio nel segno dell'innovazione, con l'obiettivo di creare in città un hub di riferimento per il benessere, la salute e l'esercizio fisico dei bresciani.
"A quel tempo si trattava di un progetto all'avanguardia, direi unico. Ben pochi in Italia si erano spinti in quella direzione - racconta Zanchi -. Vent'anni dopo sono cambiati i metodi e gli approcci, ma restiamo in prima fila per la ricchezza e l'innovazione del servizio, che nel frattempo è sempre più andato in direzione del singolo individuo, sempre più personalizzato e dettagliato".
Strada facendo Millennium ha iniziato a fare attività sportiva anche fuori dalle sue mura: "Nel 2007 abbiamo fondato una società sportiva collegata al centro, sviluppando squadre nel ciclismo, podismo, nuoto, perfino nella pallanuoto femminile, che dopo tre stagioni è stata ceduta ad An. L'ultima creazione è stato il team di triathlon. In totale abbiamo 500 atleti, mentre la palestra in generale conta 3mila iscritti".
Dal nuoto e i corsi in acqua alla scuola di danza di danza, passando per attività aeree, tessuti, fitness, corsi di attività coreografiche, pilates, indoor bike, sala pesi. Il tutto su un'area di 10mila metri quadri, che prevede anche zone esterne dedicate, ad esempio, al calcetto.
Millennium dà grande importanza anche al benessere: "Abbiamo un centro terme con sauna, bagno turco, aree relax, docce emozionali, terrazza estiva con minipiscina. Poi non vanno dimenticate l'area ristoro con cento posti a sedere, il settore beauty con centro estetico e parrucchiere, i corner di abbigliamento sportivo. Ogni aspetto ha una sua importanza. Lavoriamo a 360 gradi".
Strategica, ovviamente, anche l'area medica: "La Medical Spa coinvolge professionisti bresciani a disposizione per il recupero funzionale e fisioterapisti che seguono gli atleti anche nel pre o nel post intervento e nella riatletizzazione. Non ci sono centri così in Lombardia, siamo un faro e un riferimento per molte province, non solo nel Bresciano".
La collaborazione con il Csi è ormai rodata: "Tutti i nostri atleti sono tesserati Csi, siamo affiliati. È stato fatto un accordo che riteniamo proficuo e il Centro Sportivo Italiano è il nostro ente di promozione sportiva di riferimento. Al di là di contratti e delle formalità è nato un rapporto personale che ha dato frutti con i vertici dell'associazione. Sappiamo di essere in buone mani".
Ora la speranza è quella di lasciarsi alle spalle il Covid e l'onda di una crisi economica che non lascia scampo a nessuno. "Ci auguriamo un settembre che segni il ritorno alla normalità. Nella nostra associazione ci sono 190 imprenditori e 500 centri sportivi. Il 10% non hanno ancora riaperto. Registriamo chiusure del 30-35% a livello nazionale, soprattutto relative a piscine. Noi abbiamo aperto tutto eccetto la zona benessere. I grandi volumi e spazi che abbiamo a disposizione ci agevolano. Al momento registriamo una presenza costante del 68% rispetto al numero degli iscritti nello stesso lasso temporale di un anno fa. In Italia la media è del 50%. Ci vorranno tempo e pazienza, non ci fermeremo".