Confronto con le società e ipotesi gennaio per il via ai campionati
A Brescia e in tutta la Lombardia calcio, volley e basket si fermano fino al 13 novembre modificando sul nascere la programmazione della stagione 2020-2021.
Il Csi provinciale non ha perso tempo, e ha convocato una riunione online sulla piattaforma Meet per un confronto immediato con le squadre che erano pronte a partire con i propri campionati calcio open, giovanile e femminile.
“Alla luce dell'andamento dei contagi i dirigenti hanno espresso qualche timore sul ritorno immediato alle competizioni, dimostrando come sempre grande senso di responsabiltà – racconta il vicepresidente Emiliano Scalfi -. In molti non se la sentono di iniziare il campionato nel mese di novembre, perché il rischio di incorrere in quarantene preventive non è accettabile per molti lavoratori”, anche se auspicano la ripresa degli allenamenti nel rispetto del protocollo sanitario.
Lo scenario è senza dubbio desolante per un'associazione come il Csi, che crede nell'importanza sociale dello sport e opera quotidianamente nella promozione della pratica sportiva e nell'organizzazione di eventi. “La situazione è questa e dobbiamo prenderne atto. Nel calcio ci stiamo focalizzando su un piano B che prevedrebbe il via ai campionati tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio. Un ritorno alle gare a dicembre non avrebbe senso per poi doversi fermare di nuovo di lì a poco in occasione delle festività natalizie. Rivedremmo l’organizzazione, ridisegnando gironi da circa 8 squadre ciascuno, con formule di andata e ritorno da terminare a fine maggio. In questo modo potremmo ipotizzare l'assegnazione dei titoli provinciali a giugno”.
Ancora da delineare, invece, la situazione nel volley, nel basket e nel calcio a 5: “Lì le iscrizioni erano ancora aperte prima dello stop. Le faremo inevitabilmente slittare e cercheremo di organizzare i tornei in base ai numeri delle squadre partecipanti”.
Nel frattempo proseguiranno le attività delle discipline individuali, a patto che non siano di contatto. “Sì a ciclismo, podismo, ginnastica, fitness, nuoto, tennis e tennis tavolo – conclude Scalfi -, in attesa di novità sugli altri fronti”.