Tra presente e futuro. Il punto di Emiliano Scalfi
Guardare al futuro in un momento storico che, per ovvie ragioni, è ancorato al presente. Nel Csi che si appresta a rinnovare il proprio assetto tramite l'assemblea elettiva del prossimo 30 gennaio c'è questa sfida, che costituisce la motivazione primaria del candidato unico alla presidenza: Emiliano Scalfi.
Sarà il 48enne rezzatese, già arbitro, vicepresidente e direttore tecnico a prendere in mano le redini del comitato bresciano. “Sappiamo che il momento è delicato e complesso, probabilmente il più duro della storia del Centro Sportivo Italiano, ma la realtà è questa e dobbiamo andare oltre, guardare avanti pensando al domani, consapevoli che la pandemia ha modificato la società in cui viviamo, acuito vecchie problematiche e generato nuovi ostacoli. Dovremo rimodulare l'offerta sportiva, essere attenti e sensibili rispetto alle esigenze delle società sportive e consapevoli del fatto che entreremo in una nuova era”.
Si volta pagina, dunque, con Scalfi che raccoglierà il testimone da Amelia Morgano: “Il Csi le deve moltissimo. Ha guidato il comitato per 13 anni proiettandolo verso un rilancio in tutti i settori. Mi ha dato fiducia sia a livello professionale sia dal punto di vista umano, per questo la ringrazio. Avremo ancora bisogno di lei. La sua esperienza sarà preziosa per la mia crescita in questo ruolo e per tutto il Csi provinciale”.
Per il ritorno in campo e in palestra degli sport di squadra servirà pazienza: “Attenderemo il prossimo dpcm del 5 marzo. Non abbiamo alternative. La speranza è quella di poter proporre eventi alternativi in primavera-estate. Per il momento ripartiranno tennis e ciclismo”.
Nei piani futuri c'è la volontà di arricchire ulteriormente il ventaglio dell'offerta sportiva: “Ci sarà sempre più bisogno di sport, soprattutto per i giovani, e oltre alle discipline tradizionali intendiamo sperimentare nel padel, negli esports (se vissuti in un'ottica aggregativa) e mettere radici sempre più profonde nel fitness. Ogni nuova proposta verrà presa in esame. Vogliamo espanderci”.
Fondamentali le relazioni imbastite sul territorio: “Rafforzeremo i rapporti con istituzioni, diocesi e ufficio oratori. Siamo una realtà al servizio della collettività, che porterà avanti la sua identità e i suoi valori. Ci sentiamo profondamente legati al mondo degli oratori, ma occorreranno sinergie anche con scuole e Comuni. Mi piacerebbe ripristinare eventi come i Giochi della Gioventù e trovare partner solidi nell'ottica della gestione di strutture sportive, basilari per lo sport di base. Vogliamo continuare ad essere davvero aperti a tutti e votati all'educazione delle nuove generazioni”.