Stage arbitri pallavolo, in futuro altri corsi per nuove leve
Il 13 e il 23 ottobre inizieranno rispettivamente i campionati Open e Giovanili della proposta ciessina bresciana di pallavolo. Il countdown si sta avvicinando allo zero e non ci sono solo società, giocatori e giocatrici che si stanno allenando per farsi trovare pronti. C’è anche un’intera categoria, quella arbitrale.
Sabato 2 ottobre si è tenuto lo stage dedicato agli arbitri del volley, all’interno degli spazi dell’oratorio di Casazza, che aveva già ospitato gli incontri con i fischietti del calcio nel mese di settembre. Dalle 14 alle 18, i giudici che verranno chiamati a regolamentare un’annata fitta di sfide hanno svolto un percorso concentrato di aggiornamento e ripasso, costituito col fine di arrivare il più preparati possibile all’esordio nei match ufficiali.
Luca Monaco, responsabile arbitri per il settore pallavolo, si dice molto soddisfatto dell’andamento della giornata: «C’è stata una buona partecipazione contando che siamo fermi da ormai quasi due anni. Tra i presenti c’era anche Riccardo Armellino, responsabile arbitri e giudici a livello nazionale. Il suo saluto iniziale è stato molto gradito, lo conosciamo da anni e la sua attenzione è per noi molto preziosa. Oltre a farci un grande in bocca al lupo per la ripresa delle attività, infatti, ci ha dato interessanti spunti di riflessione su alcune regole che dovrebbero cambiare nelle prossime settimane».
Uno dei problemi condivisi con le altre discipline, almeno per quanto riguarda la categoria, è quello dei numeri: «Ci sono state alcune defezioni rispetto agli anni passati, situazione a cui cercheremo di far fronte attraverso la formazione: la nostra intenzione è di proporre costantemente corsi per nuove leve, puntando soprattutto sulla collaborazione delle società. Abbiamo in cantiere un coinvolgimento importante delle scuole cittadine, ci stiamo muovendo per capire come e con chi sviluppare questo progetto. Rimaniamo fiduciosi: nonostante questa pandemia ci abbia provato sia mentalmente che fisicamente, abbiamo colto lo spirito di amicizia, la fratellanza e l’entusiasmo di sempre. Ripartiamo da questo».