Giacomo Zorzi, da accompagnatore delle figlie ad arbitro di pallavolo
Giacomo Zorzi, residente a Quinzano d'Oglio e dirigente in un'azienda che produce pasta, quattro anni fa è diventato arbitro Csi grazie alle figlie: "Da giovane ho praticato il calcio e il basket fino all'età adulta. La passione per la pallavolo è nata grazie alle mie figlie che hanno iniziato a giocare nella squadra del paese. La società era sempre alla ricerca di persone che dessero una mano e mi sono prodigato, poi sono diventato refertista. Ho sempre seguito la squadra come responsabile tecnico e dirigente e quindi ho iniziato a frequentare il Csi. In un'occasione, in assenza dell'arbitro, l'ho sostituito e la cosa mi è piaciuta quindi mi sono iscritto al corso del comitato nel 2018".
La scelta è dovuta anche ad alcuni motivi in particolare:"Mi piace lo sport in generale e ritengo che quello della pallavolo sia un ambiente molto sano e sereno. Ho quindi deciso di dare il mio contributo a un'associazione che dà importanza ai giovani e alla loro crescita".
Perché è bello fare l'arbitro? "E' bello fare l'arbitro perché si imparano le regole del gioco e conoscendone le regole lo si apprezza di più. Inoltre sono una persona molto disciplinata e quindi mi piace che ci siano delle regole da seguire. E' un qualcosa che mi da soddisfazione".
Infine un consiglio ai più giovani:"Consiglierei di fare l'arbitro a partire da un'età più giovane rispetto a quando ho iniziato io. Ti da una grossa mano a gestire le attività sportive e perché ci si può mettere a contatto con tante persone apprezzandone i momenti di gioia e di fatica della vita sportiva altrui".