A Castel Mella trionfano Carlesso e Brachtendorf
Una lunga quaresima di distacco e purificazione, di rinuncia più o meno forzata, per poi rilasciare tutta la passione per le due ruote con l’arrivo delle festività pasquali. Il Csi bresciano è tornato in sella nel Lunedì dell’Angelo, l’ha fatto grazie al Memorial “Mamma e papà Regosini” organizzato dal Team Leonessa ’99 a Castel Mella. Fino a quel momento c’era stata solo (si fa per dire) moltissima mountain bike. La primavera ha riportato la strada al centro e l’appuntamento sul Mella ne ha dato un degno battesimo. Due le partenze previste, come da tradizione di specialità: nella prima (dispiegata sui 14 giri del circuito asfaltato, urbano e pianeggiante di 3,9 chilometri) donne e Master over M6; nella seconda (15 giri) Master under M5 ed Élite Sport. Il lungo periodo di fermo non ha lasciato troppa ruggine sulle catene degli oltre 130 atleti presenti. La gamba è ancora un po’ da fare e la carovana dei
primi interpreti si spezza quasi immediatamente. Al secondo giro un nucleo di 7 unità allunga: si capisce presto che sarà l’azione giusta. Si decide tutto in volata sul lunghissimo rettilineo conclusivo: Mario Carlesso (M6, Team Leonessa ’99) anticipa tutti e parte ai 400 metri; può sembrare un tentativo azzardato, ma le gambe rispondono, al contrario degli avversari. Il primo posto è suo, davanti ad Ettore Manenti (M8, Team Bianchi Zanzariere) e al compagno di categoria e squadra Massimo Uboldi. Carlesso è anche il primo ciclista tesserato Csi al traguardo. Scontata la sua soddisfazione: «Abbiamo tirato fuori la fuga presto, trovando un accordo e riuscendo a guadagnare una cinquantina di secondi. Sull’arrivo sono partito leggermente lungo ma sapevo che poteva essere la scelta giusta. Mi sentivo bene, anche perché avevo già nelle gambe una decina di prove, disputate tra Piacenza, Bergamo e Padova».
Tra le donne il successo va a Kerstin Brachtendorf (Bprsv). La storia della tedesca è particolare: nativa di un paese vicino a Colonia, dalla primavera suole muoversi col suo van bianco per il nord Italia, cercando quello che fatica a trovare in Germania: gare amatoriali organizzate da enti di promozione sportiva che le permettano di lasciarsi andare alla sua passione, la bicicletta. «Dalle mie parti non ci sono manifestazioni come queste Csi. Ho una casa sul Lago di Garda, ma col mio furgoncino sono totalmente indipendente: ho tutto lì sopra, anche un letto. Amo andare in bici, anche se inizialmente avevo un po’ di paura a stare in gruppo. Con l’esperienza ho vinto i timori e anche oggi (lunedì, ndr) è stato importante rimanere incollata ad una manciata di uomini per poter portare a termine la mia prova con buoni risultati».
Meno movimentata la seconda batteria, che vede il gruppo mantenersi unito dall’inizio alla fine. Nel volatone comune il milanese Daniele Passi (M2, Team Lnc) beffa il mountain biker bresciano Luca Bonaiti (Élite, Rt96) per una bicicletta. Terzo Filippo Ferrari (M2, Cicloamatori Avis Crema). A fine manifestazione Giuseppe Chiarini, leader del Team Leonessa ’99, può lasciar andare le tensioni: «Per noi è molto importante essere tornati a correre, c’è
tanta voglia di bici. Il Csi ha scelto noi per l’apertura della stagione su strada: oltre al “Regosini” organizzeremo anche i prossimi due eventi, il 15 maggio a Carzago e sei giorni dopo a Muscoline.