Emanuele Ciampone: Csi?
Apprezzo che mandino arbitri alle partite dei bambini, è utile per far capire che ci sono regole da seguire
Gli esordi in Federazione poi, dopo una pausa di 8 anni, l'ingresso nel mondo del Csi. Emanuele Ciampone è un arbitro di calcio di appena 26 anni che a partire dal novembre 2021 dirige gli incontri dei campionati ciessini: "Mi sono avvicinato a questo monto perché mio papà è arbitro da circa dieci anni e andavo sempre a vederlo"
Appasionato di calcio fin da bambino, dopo aver smesso di giocare è comunque voluto rimanere in questo mondo: "Mio papà mi disse: "Perché non provi a fare l'arbitro?" Allora ho cominciato e devo dire che la cosa non mi è dispiaciuta".
Perché è bello fare l'arbitro? "E' bello fare l'arbitro perché sei al centro del gioco. Inoltre aiuta molto a formare la personalità: sei da solo, affronti due squadre, le panchine e sai che in un modo o nell'altro l'arbitraggio non soddisferà tutti. Quindi puoi confrontarti con chi non sarà d'accordo te, con chi ti insulterà e tu devi avere la forza mentale di non farti buttare giù".
Spesso molte persone non prendono in considerazione, a causa di motivazioni negative, il diventare arbitro. Emanuele però ha un consiglio per tutti: "Consiglio di fare l'arbitro perché è un modo diverso di approciarsi al mondo del calcio. E' un motivo per mettersi in gioco, ed è divertente. Inoltre si può portare un piccolo cambiamento nel mondo dello sport. Del Csi apprezzo molto che, già nelle partite dei bambini, viene mandato l'arbitro che in questo modo fa rispettare un regolamento. Così facendo i ragazzi possono imparare già alcuni valori e capire che ci sono delle regole da seguire".
Quali i ricordi del primo arbitraggio per il Csi? "E' stato un match dell'Under 11, ero un pò influenzato dall'aver arbitrato in Federazione. Feci qualche errore perché mi misi a scrivere i cambi, poi mi dissero che erano cambi volanti. Diciamo che le regole sono un pò diverse, ma dopo 8 anni fu una bella sensazione. Rimane sempre un bel ricordo".