Francesca Cremaschini: Fare l'arbitro consente di continuare a seguire la passione verso uno sport
Francesca Cremaschini è arbitro di pallavolo dai primi anni 2000. Un'avventura nata dopo aver dato la propria disponibilità alla società di appartenenza, il San Giacinto, per frequentare i corsi di dirigente e arbitro: "Ho sempre fatto attività con il Csi. Prima giocavo a pallavolo poi, vista la grande passione per questo sport, mi sono resa disponibile sotto altre vesti". L'esordio da arbitro arrivò per necessità durante una partita: "Mancava un arbitro a una partita e, visto che avevo fatto il corso, mi chiesero di andare a sostituirlo. Ricordo ancora oggi che ero molto agitata ma, tuttora, quando ci sono partite importanti le gambe tremano molto. Sono comunque sensazioni molto positive". Perché fare l'arbitro? "In tanti mi chiedono "Chi te lo fa fare?", io rispondo che è una passione e vedi il mondo da un'altra prospettiva. Tra arbitri poi ci si incontra e quella del Csi è diventata una seconda famiglia. E' un modo per continuare a seguire la passione verso l'attività che si faceva. Se sei giovane ti da anche la possibilità di avere un piccolo introito, come è capitato a me quando facevo l'Università. Inoltre aiuta a forgiare il carattere".