Storie di arbitri, Claudio Gnali: quello dell'arbitro è un ruolo fondamentale

Dopo una carriera da calciatore e da dirigente al San Sebastiano, società calcistica di Lumezzane, Claudio Gnali si è avvicinato al mondo degli arbitri per non lasciarlo più: "Ero dirigente nella mia società e andavo spesso in sede a dare una mano. Da quel momento in poi il passo è stato breve e il mio aiuto ho deciso di iniziare a darlo anche sul campo". Anche lui, arbitro di calcio a 7 per il Csi dal 2010, è concorde con gli altri colleghi nel sostenere che chi in passato ha praticato le discipline nelle quali arbitra è facilitato nella lettura di alcune situazioni di gioco: "Ad arbitrare dopo aver giocato sai meglio le cose e si capiscono di più le dinamiche. Secondo me per essere un buon arbitro devi aver giocato".  E, allora, perché consigliare di diventare arbitro? "Perché siamo in pochi (ride ndr). Si allarga il giro di amici, tutti hanno gli stessi obiettivi. Quello dell'arbitro è un ruolo fondamentale, inoltre è una piccola sfida e arrivare al triplice fischio avendo la sensazione di aver fatto bene è bello". 

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